Whistleblowing e Modello 231: come integrarli per massimizzare la compliance in aziende private e partecipate pubbliche

Whistleblowing e Modello 231: come integrarli per massimizzare la compliance in aziende private e partecipate pubbliche

Da quando è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 24/2023, l’istituto del whistleblowing è diventato un pilastro della compliance, al cui obbligo sono soggette numerose tipologie di organizzazioni, oltre che tutte le Pubbliche Amministrazioni.

In parallelo, il D.Lgs. 231/2001, che disciplina il modello di organizzazione e gestione 231, resta lo strumento di riferimento per prevenire che vengano commessi illeciti nel contesto aziendale e sollevare le imprese dalle responsabilità – e dalle spese legali – connesse alle azioni dei propri dirigenti e dipendenti.

Integrare in modo efficace un sistema di whistleblowing nel MOG 231 è oggi una necessità per tutte le aziende che hanno adottato il modello, siano esse completamente private o società partecipate dal settore pubblico. Vediamo perché e come farlo in modo conforme e funzionale alla tutela della propria organizzazione.

Cos’è il Modello 231 e a cosa serve

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo previsto dal D.Lgs. 231/2001 costituisce un sistema strutturato di procedure e controlli preventivi finalizzato a evitare che vengano commessi reati da parte di amministratori, figure apicali e dipendenti nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso, causati da carenze di tipo organizzativo.

  • Mappare e gestire le aree a rischio in base al proprio settore di attività

  • Introdurre procedure interne per prevenire la commissione dei reati presupposto contemplati dal D.Lgs. 231/2001

  • Affidare a un Organismo di Vigilanza (OdV) interno e indipendente il compito di assicurare il rispetto del modello

  • Dotarsi di un canale sicuro per la gestione delle segnalazioni di reati 231

  • Prevedere il monitoraggio e l’aggiornamento periodico del Modello

Nonostante il MOG 231 sia formalmente facoltativo per le aziende private, nella pratica è diventato un requisito essenziale per molte organizzazioni, soprattutto quelle che operano in settori ad alto rischio o che intrattengono rapporti con la Pubblica Amministrazione.

Per le società partecipate pubbliche, invece, l’adozione del MOG 231 rappresenta un obbligo sostanziale.

L’implementazione di un sistema di whistleblowing conforme rientra tra le misure organizzative fondamentali per rendere efficace il modello.

I soggetti privati che hanno adottato il MOG 231 devono rispettare la legge sul whistleblowing e istituire un canale informatico interno, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di 50 dipendenti.

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L’integrazione tra MOG 231 e whistleblowing: cosa dice la normativa

L’integrazione tra il sistema di whistleblowing e il Modello Organizzativo 231 rappresenta una delle evoluzioni più significative nell’ambito della compliance aziendale. Tale integrazione non è casuale: il whistleblowing costituisce un canale privilegiato per individuare tempestivamente possibili illeciti, potenziando l’efficacia del MOG 231.

La Legge 179/2017 (“Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”) ha sancito l’obbligo di integrare i canali di segnalazione all’interno dei Modelli Organizzativi, prevedendo:

  • Canali che garantiscano la riservatezza dell’identità del segnalante
  • Almeno un canale alternativo di segnalazione

  • Divieto di atti discriminatori o ritorsivi nei confronti del segnalante

  • Sanzioni nei confronti di chi viola le misure di tutela del segnalante

Con il recepimento della Direttiva UE Whistleblowing attraverso il D.Lgs. 24/2023, questi obblighi sono stati ulteriormente ampliati e dettagliati, richiedendo una piattaforma whistleblowing tecnologicamente avanzata e conforme ai requisiti normativi.

Con Legality Whistleblowing, puoi centralizzare la gestione delle segnalazioni, raggruppandole in un’unica area di amministrazione e assegnandole in automatico alla corretta figura responsabile.

Perché coordinare whistleblowing e Modello 231 per una efficace gestione del rischio

Anche se l’Organismo di Vigilanza può continuare a gestire molte delle segnalazioni, le disposizioni del D.Lgs. 24/2023 introducono obblighi e finalità autonome che richiedono un approccio di compliance integrata.

In quest’ottica, diventa fondamentale coordinare il sistema di segnalazione con il MOG 231, evitando sovrapposizioni, duplicazioni di controllo e ambiguità nei ruoli. Una soluzione possibile consiste nell’attivare due canali di segnalazione distinti ma coordinati:

  • uno dedicato alle violazioni rilevanti ai fini del D.Lgs. 231/2001

  • uno riservato alle segnalazioni tutelate dal D.Lgs. 24/2023

L’utilizzo di una piattaforma unificata, in grado di gestire separatamente i flussi ma condividere policy, tracciabilità e accesso controllato, migliora la qualità dei controlli, facilita la collaborazione tra OdV, compliance e funzioni interne, e migliora l’usabilità del sistema anche per i segnalanti.

Infine, per rendere il sistema realmente efficace, è indispensabile affiancare alla tecnologia attività di formazione specifica e un aggiornamento coerente dei regolamenti aziendali.

Legality Whistleblowing: la risposta più semplice e conforme agli obblighi del D.Lgs. 24/2023

Il D.Lgs. 24/2023 impone requisiti precisi alle aziende: riservatezza del segnalante, canali sicuri, tempistiche certe di gestione delle segnalazioni. Per soddisfarli, non bastano email e PEC: serve una piattaforma progettata per garantire conformità, semplicità operativa e protezione dei dati sensibili.

Legality Whistleblowing, sviluppato da DigitalPA, è la piattaforma pensata per tutte le imprese – dalle PMI ai grandi gruppi multinazionali – che vogliono gestire le segnalazioni in modo conforme, documentabile e senza processi di implementazione lunghi e complicati.

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